La nostra Missione nella Diocesi di Milano

La nostra missione nella Diocesi di Milano inizia nel 2009, quando il nostro parroco emerito capisce l’esigenza di portare la parrocchia dove abitiamo dalla carta stampata al web. Nomina entrambe responsabili delle Comunicazioni della nostra parrocchia di origine e ci iscrive al primo di una lunga serie di corsi per costruire il primo sito parrocchiale di Sant’Anastasio Cardano al Campo.
“Fare piccole cose con grande amore”
Siamo quindi partiti con corsi presso il palazzo Arcivescovile su come realizzare un sito parrocchiale guidati dal Cardinale Dionigi Tettamanzi Arcivescovo emerito della Diocesi di Milano. Nel 2013 arrivano i primi smartphone, e i social diventano parte integrante nel quotidiano di tutti. Veniamo invitate quindi a un seminario residenziale a Seveso su come declinare un maxi contenuto scritto per il giornale cartaceo ad un post del sito web, per poi convertirlo nei formati ottimali su Facebook e Twitter. Nello stesso periodo abbiamo seguito una giornata di studio con l’Università Cattolica del Sacro Cuore dove ci hanno spiegato i meccanismi dell’algoritmo di Google e dei social media.
La Chiesa di Milano capisce sempre di più l’importanza dell’immagine di una parrocchia, di come presentarla al meglio, partendo dal nostro essere persone autentiche, pulite e trasparenti, anche se con i nostri difetti e limitazioni. Parte quindi nel 2015 l’ambizioso progetto “La Parrocchia Comunica” #laparrocchiacomunica che frequentiamo tuttora. Il Comunicatore Parrocchiale non è l’esperto di un’agenzia pubblicitaria o un social media manager, è una persona semplice che aiuta il parroco e la parrocchia a mostrare la bellezza che c’è nel cuore della comunità.

La nostra parrocchia dei sogni

Un luogo di persone imperfette, ma che si aiutano a vicenda. Dove ognuno trova accoglienza, amicizia e affetto. I problemi e le sofferenze che la vita carica su ognuno di noi in questo luogo diventano più leggeri. Non possiamo sempre risolvere i problemi degli altri, ma siamo tutti chiamati alla prossimità, alla vicinanza con l’altro comunicandogli ” Io ci sono, non sei solo” (Monsignor Riccardo Festa per il Giubileo di Speranza 2025).